"Se fai amicizia con te stesso non sarai mai solo"

06 aprile 2013

Donne che hanno lasciato un segno

Donne da ricordare

Anna Maria Luisa de' Medici


Ė stata la donna più importante di Firenze. Alta, di carnagione chiara, nacque a Firenze l'11 agosto 1667 da Cosimo III e Margherita Luisa d'Orléans, seconda di tre fratelli, Ferdinando e Gian Gastone. Era la preferita del padre. Si sposò nel 1691 con Giovanni Guglielmo, Principe Elettore, e da qui il nome di Elettrice Palatina, visse in Germania fino al 1717, quando, alla morte del marito, tornò a Firenze, la sua città.
Amante della cultura e dell'arte, lungimirante di pensiero, decise con determinazione di legare il patrimonio artistico della dinastia dei Medici (in decadenza) alla città di Firenze. Nel 1737 stipulò il Patto di famiglia con i Lorena. Nell'atto Anna Maria nominò Francesco di Lorena suo erede universale con l'obbligo di conservare il patrimonio artistico della Famiglia de' Medici nella città di Firenze.
".......l'Elettrice cede....a Sua Altezza Reale....tutti i mobili, effetti e rarità della successione del Serenissimo Gran Duca suo fratello come Gallerie, Quadri, Statue, Biblioteche, Gioie ed altre cose preziose...a condizione espressa che.....per utilità del pubblico e per attirare la curiosità dei Forestieri non ne sarà nulla trasportato e levato fuori dalla Capitale e dallo Stato del Gran Ducato"
Fu così che Firenze non fu saccheggiata e depredata come invece è successo alle città di Ferrara, Urbino, Mantova con la fine delle loro casate regnanti.
Grazie a questo Patto i tesori dei Medici possono essere ammirati tutt'oggi nei musei di Palazzo Pitti, nella Galleria degli Uffizi, nelle Cappelle Medicee, nella Biblioteca medicea Laurenziana, al Museo Galileo e in altri musei.
Anna Maria Luisa de' Medici morì il 18 febbraio 1743.
Il suo ritratto dipinto da Antonio Franchi è conservato a Palazzo Pitti, dove si trova anche la sua statua in gesso realizzata dallo scultore Ivo Barbaresi. Le sue spoglie sono state recentemente ricomposte nel sepolcro alla Cappelle Medicee.

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