"Se fai amicizia con te stesso non sarai mai solo"

02 aprile 2013

Libri
Un pomeriggio in biblioteca proiettata verso i libri di narrativa nordica dopo aver letto "Rosa Candida" mi sono fatta catturare da

ho letto solo che l'autrice era danese e niente altro. Mi piace scoprire mentre leggo il luogo, il periodo in cui è stato scritto e farmi una mia idea.
Mi sono accorta che era ambientato nei primi del Novecento solo per l'uso delle candele e perchè Elsie considera l'età dei quarantanni la porta della vecchiaia ("l'età pericolosa").
Per il resto mi ha sorpreso come possa essere attuale, nei pensieri ma anche nello stile del linguaggio.
Il rifugiarsi a Villa Bianca per ritrovare se stessa, un rifugio simbolico per cercare nella solitudine le risposte ai suoi dubbi, alle sue decisioni e per far chiarezza con se stessa. Un rifugio che si rivelerà una prigione.
Ma quando poi Elsie prenderà le sue decisioni ....sarà troppo tardi, e allora quale cammino prenderà?
Certo la protagonista non attira le simpatie del lettore, anzi a me faceva quasi rabbia, ma sono stata affascinata da come riesce ad analizzare le sfaccettature dell'universo femminile e ripensare al periodo in cui è stato scritto mi ha stupito ancora di più.

.....mi ha lasciato un segno.....

....ogni volta che leggo un libro mi sento cambiata, sicuramente arricchita ma anche con una capacità diversa di vedere il mondo, le cose, le persone....

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